Così come per Ingrosso e Bastone, il direttore sportivo Ronnie Pinto, tecnico e società puntano sull’esperienza in serie B
Riccardo Ballabio, play classe 1998, è il quarto acquisto in ordine di tempo chiuso dal direttore sportivo Ronnie Pinto e dalla società dell’Action Now. Comasco di Carugo, paesino di poco più di 6.000 anime a pochi chilometri da Como, cresce nel settore giovanile di Cantù, dove, nel 2016 debutta anche in serie A. Da quel momento la sua carriera si sviluppa solo ed esclusivamente in serie B: Pallacanestro Cantù, Campli, Recanati, Domodossola, Varese e le ultime due stagioni a Faenza per colui che, nel progetto di Salvemini, dovrà dirigere un’orchestra che punta alla serie B d’Eccellenza. Nell’ultima stagione a Faenza ha giocato una media di 21.1 minuti a partita con uno score di 9.1 di media punti. Queste le sue prime parole da giocatore dell’Action Now: “Mi considero un giocatore abbastanza atletico per questo tipo di categoria. Sono veloce, buono nell’1 contro 1, mi piace giocare in velocità e in questi anni ho migliorato anche il tiro. Potrei avere questa doppia dimensione. Ruolo? Mi ritengo un mix, perché nelle giovanili ho sempre giocato da guardia, poi, una volta entrato nel mondo senior, ho imparato a giocare da playmaker. Se dovessi scegliere? È uguale, potrei giocare sia da play che da guardia. Coach Salvemini l’ho conosciuto in una partita amichevole, quando lui era seduto sulla panchina di Omegna ed io ero a Varese. Mi ha chiamato martedì e mi ha proposto un bel progetto, una squadra importante e mi ha fatto una gran belle impressione. La trattativa con l’Action Now? Non è stata breve, ma non perché avessi dubbi su Monopoli. Semplicemente, ho riflettuto sulla distanza da casa. Poi ho pensato che, a parte Campli e Recanati, ho giocato a qualche centinaio di chilometri da casa ma a casa, in realtà, non c’ero mai, anche quando ero a Varese. Allora mi sono detto che era il caso di accettare e di provare questa nuova avventura. L’unica preoccupazione, se così possiamo chiamarla, era quella della distanza, ma non certamente il progetto tecnico o societario. Il prossimo sarà un campionato molto duro ed agguerrito, per cui lancio un messaggio ai tifosi monopolitani: non vedo l’ora di iniziare e di incontrarci al Palazzetto!”.